IoT, Internet of Things: infrastruttura della società delle informazioni, secondo Global Standards Initiative on Internet of Things (IoT-GSI).
Dispositivi informatici interconnessi, macchinari meccanici e oggetti digitali, dotati di identificativi univoci, con la capacità di trasferire dati attraverso una rete; il tutto senza richiedere alcuna interazione tra persone o tra persone e computer. Ecco a cosa ci si riferisce quando si parla di IoT. Non solamente di computer e smartphone connessi, ma di portare nel mondo digitale gli oggetti che ci circondano nella nostra quotidianità.
Addentriamoci in alcuni dei campi di applicazione.
“Qualunque cosa possa essere connessa, finirà con l’essere connessa” J.Morgan
Ormai sappiamo come i Big Data stiano modellando la nostra quotidianità. Grazie ai sensori dei sistemi IoT, che utilizzano tali dati, abbiamo a disposizione così tante informazioni, che molto spesso il solo limite è la rete; ostacolo che talvolta impedisce alle aziende di sfruttare al meglio tutta la loro potenzialità.
I dati dei sensori IoT, in forma aggregata o meno, provenienti da sorgenti diverse, richiedono pulizia, analisi e gestibilità. Per questo, quando non è disponibile una rete di telecomunicazioni efficiente o l’ambiente circostante non permette la corretta connessione, bisogna concentrarsi su un’infrastruttura che conservi tali dati fino a quando la rete diventi sicura per trasferirli.
Di solito, gli Internet IoT forniscono un flusso di valori giustapposte nel tempo. Sebbene non tutti i dati acquisiti abbiano davvero un valore riconoscibile, non è possibile scartarli, perché potrebbero essere utili in un immediato futuro. Di conseguenza, è fondamentale utilizzare sistemi di algoritmi precisi ed accurati per la compressione dei dati.
Come possiamo ovviare a tale problematica?
I sensori IoT influenzano praticamente ogni aspetto della nostra vita, dai sensori di movimento alla produzione, facendo ricorso sempre più all’Intelligenza Artificiale. Ecco alcuni esempi di tecnologie IoT già in uso e in cantiere:
Abitazioni in cui elettrodomestici, sistema di illuminazione, riscaldamento e condizionamento, ma così pure TV, computer, sistemi di sicurezza sono in grado di comunicare tra loro ed essere controllati in remoto, da qualsiasi angolo del mondo tramite smartphone o Internet. Stessa logica per le città, ma su scala maggiore; attualmente tali progetti sono già in essere a Chicago, Rio de Janeiro e Stoccolma.
Un numero sempre maggiore di sorgenti, porta all’aumento della pressione sulla rete e a difficoltà di gestione del un sistema centralizzato. Grazie agli IoT, è possibile decidere quale sorgente di energia utilizzare e chiudere quelle più esose, evitando così spreco di denaro e di energia.
Entro il 2030, il 25% dei veicoli sarà senza conducente; comandi, come freno, acceleratore e indicatori di direzione saranno basati su sensori, radar, mappature GPS e algoritmi, per l’auto-guida, il parcheggio e per viaggi sicuri.
Robot che movimentano merci da un luogo all’altro, catene di assemblaggio, produzione di componenti, controlli su interruzioni o malfunzionamenti.