Cosa ha comportato la trasformazione digitale? Non solo la conoscenza e l’adozione di nuove tecnologie innovative come Cloud Computing, Big Data, Internet of Things e Intelligenza Artificiale, ma un profondo cambiamento che ha investito modelli di azione tradizionali fino ad oggi adottati, a favore di processi innovativi più sostenibili, rapidi e meno costosi.
Fondamentale, è non farsi cogliere impreparati promuovendo l’innovazione digitale e guardando oltre i confini aziendali.
La trasformazione digitale è un processo trasversale, che in quanto tale, ha investito molti settori, cambiandone gli approcci e i modelli di business; anche la Pubblica Amministrazione e la Sanità Italiana sono state costrette a fare i conti con essa. E un po’ tutti i settori sono coinvolti: dalla finanza, sempre più tech anche grazie all’impegno di startup; fino al retail e alla logistica.
Le tecnologie che vanno dalla Realtà Aumentata all’Internet of Things, dal Machine Learning ai Big Data, al Cloud Computing, stanno spingendo verso evoluzioni settoriali importanti. Senza dimenticare il Marketing e l’Advertising, dove il ruolo del mobile sta diventando sempre più determinante. E per finire anche l’Automotive, settore fortemente coinvolto dalle tecnologie innovative, che stanno trasformando l’automobile in un oggetto sempre più smart e inter connesso.
A tal proposito, dati importanti sulla digital transformation, sono stati pubblicati dall’ANSA, che evidenziano come in Italia, ci sia un andamento in ascesa del mercato digitale, e delle nuove tecnologia, con una crescita del 6,8% per il 2021.
Cosa ha spinto verso questa accelerazione?
L’emergenza sanitaria, è sicuramente un fattore ancora determinante; e tale, si conferma secondo la ricerca effettuata su oltre 180 imprese italiane, come una tendenza strutturale all’incremento degli investimenti in nuove tecnologie digitali.
Le priorità sembrano essere principalmente: migliore efficienza operativa e riduzione dei costi, e al contempo, maggiore agilità e flessibilità dei modelli di business. Priorità per circa il 49% delle aziende intervistate.
I settori maggiormente segnati dalla trasformazione digitale e del conseguente uso e applicazioni delle tecnologie innovative per il 2021:
Settori che hanno fortemente riscontrato vantaggi in termini di sostenibilità, non solo economica. Sistemi di produzione, resi più flessibili e soluzioni progettate su misura per automatizzare i processi industriali. Solo affidandosi alle tecnologie innovative, e investendo sul loro sviluppo è possibile ottenere risultati importanti in termini di qualità ed efficienza, con una particolare attenzione verso la sostenibilità. Vantaggi che aumentano la competitività dell’impresa e che possono garantire un migliore posizionamento aziendale.
I vantaggi legati all’utilizzo delle tecnologie innovative, non si limita solo a questo; i miglioramenti apportati all’esperienza umana, sia a livello cognitivo, sia a livello fisico, sono evidenti. Nel prossimo decennio, l’aumento delle capacità umane sarà il risultato di una “democratizzazione della tecnologia”; grazie all’accesso ai dati dovuto alla multi esperienza da una parte, e all’applicazione dell’AI e del ML per l’interpretazione dei dati stessi dall’altra.
Proviamo ad immaginare un cantiere digitale, con droni che monitorino i lavori dall’alto, e sensori applicati a oggetti e persone per prevenire ed evitare infortuni sul lavoro; ma anche visori AR che permettano l’accesso alle informazioni contenute nei digital twin. A rivoluzionare il cantiere sarà anche l’automazione del comparto dell’edilizia con la robotica, veicoli scavatori autonomi, stampanti 3D.
L’obiettivo delle tecnologie innovative, non è di sostituire il lavoro dell’uomo, ma migliorarlo sul piano qualitativo.
Operatività da ogni luogo, sarà il MUST del 2021. Un trend, già iniziato lo scorso anno, cresciuto prima nelle aziende più innovative, e più che mai ora, diventato un imperativo per tutti. La possibilità di sviluppare il business ovunque nel Mondo, avendo accesso a tutte le risorse e i documenti in formato digitale è una modalità operativa che si dilagherà a macchia d’olio.
In sostanza l’Industria 4.0 si avvia ad un’evoluzione, divenendo Industria 5.0, ovvero Collaborative Industry; caratterizzato dalla cooperazione tra macchine ed esseri umani, allo scopo di avere prodotti sempre più personalizzati alle richieste dell’utente finale e qualitativamente sempre più elevati.
Restano intanto, ancora alcuni fattori di vulnerabilità del fenomeno; ma avremo tempo per convertire le negatività a nostro vantaggio. In fondo, le evoluzioni tecnologiche, sono fatte dall’uomo.