Il cloud computing è una tecnologia che, tramite una connessione internet, permette di distribuire servizi e risorse da remoto. Parliamo di servizi di archiviazione dati, di calcolo, database, ma anche servizi di analisi, software vari e programmi di condivisione e sviluppo. Le attività del cloud computing vengono utilizzate in moltissimi contesti e situazioni diverse, sia nella sfera privata che lavorativa. Dati di ogni tipo possono essere inseriti all’interno dei vari servizi di cloud computing; per questo motivo, per il loro largo utilizzo, diventano spesso obiettivo di attacchi digitali.
Ci sono tre principali modelli di cloud computing che possono distribuire le risorse richieste in tre modalità differenti.
Le risorse fornite all’interno di un cloud pubblico sono di proprietà del cloud provider, ovvero della società che garantisce il servizio. Il provider, oltre a mettere a disposizione le risorse e i servizi del cloud, si occupa anche della gestione del sistema e della sicurezza da possibili attacchi digitali. Questo rappresenta un grandissimo vantaggio economico per le aziende, poiché non devono occuparsi della gestione e della manutenzione del cloud.
Tutti gli utenti possono accedere ai servizi offerti semplicemente tramite una connessione internet e questi possono essere sia gratuiti che a pagamento.
Un cloud privato è invece disponibile per una sola azienda che può accedervi in maniera esclusiva. Le risorse non sono condivise e accessibili per tutti gli utenti, come in un cloud pubblico, ma sono private e di proprietà della sola azienda. Essa può infatti decidere chi ha accesso alle informazioni all’interno del cloud.
I costi della gestione e manutenzione di un cloud privato sono a carico dell’azienda stessa, non di un provider come nel caso dei cloud pubblici.
Il cloud ibrido è spesso considerato una combinazione tra le due tipologie: privata e pubblica. Le risorse, i servizi e i dati all’interno possono essere distribuiti in entrambe le modalità; i dati possono essere spostati tra un cloud privato ed uno pubblico. Questo aspetto da molta libertà e flessibilità alle varie aziende che lo utilizzano.
Esistono 5 funzioni principali del cloud che possiamo prendere in esame per capire al meglio il suo utilizzo ed i suoi vantaggi.
In questo caso, il provider del cloud mette a disposizione del cliente programmi e varie applicazioni. Per esempio Gmail, oppure Google Docs, vengono considerati Saas, ovvero “Software as a Service”; gli utenti possono accedere ai servizi offerti dopo essersi iscritti e utilizzando una connessione internet. I provider si occupano di tutta la gestione del servizio, dagli aggiornamenti fino alla sfera della protezione da attacchi digitali.
Questo servizio di cloud computing (Platform as a Service) fornisce agli utenti interessati uno “spazio web” per sviluppare programmi o applicazioni. Il provider mette quindi a disposizione un ambiente che permette agli sviluppatori e ai programmatori di lavorare su varie applicazioni; essi non dovranno però preoccuparsi di gestire questo luogo di lavoro e dei suoi costi. La gestione, l’aggiornamento e la protezione saranno infatti di competenza del provider.
L’infrastruttura hardware necessaria per svolgere le varie attività viene messa a disposizione dal provider di servizi cloud in maniera virtuale (Iaas: Infrastructure as a Service). Le funzioni, quali macchine digitali e server, vengono infatti fornite dal provider dietro un pagamento da parte del cliente.
Questo servizio cloud, strettamente connesso con il Saas, permette all’utente di accedere e usufruire di vari dati all’interno del sistema. Attraverso una rete internet, l’utente ha infatti l’opportunità di utilizzare e consultare diversi dati e applicazioni in tanti formati differenti. I dati possono essere consultati e usati come se fossero salvati all’interno del disco locale del dispositivo che viene utilizzato dall’utente.
In questo servizio cloud, l’utente invia dati di vario genere al provider, il quale, dopo averli elaborati li rispedisce nuovamente all’utente iniziale.
I vantaggi connessi all’utilizzo del cloud computing sono tanti ed innegabili.
Innanzitutto è garantita un’importante riduzione dei costi per i vari utenti. L’utente del cloud non deve infatti preoccuparsi di acquistare infrastrutture di vario genere per poter lavorare, tutto è già garantito dal provider. Oltre a ciò, egli si occupa anche della gestione e della manutenzione dello spazio offerto, diminuendo in questo modo i costi per gli utenti del servizio. Il provider gestisce anche la sfera della sicurezza, garantendo la protezione dei dati da possibili attacchi digitali. Tali dati possono essere usufruiti anche da remoto, infatti l’accesso ad essi non è limitato al dispositivo utilizzato ma è necessaria solamente una connessione internet.